Di Larry Romanoff, 5 giugno 2021
Traduttrice: Elvia Politi
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Se fossi un dittatore, come prima cosa ordinerei ad ogni adulto di seguire almeno un corso universitario di logica. Nel mondo di oggi, con quello che è essenzialmente un fattore internazionale e criminale di controllo (fattore che gestisce efficacemente la percezione pubblica attraverso l’influenza sui mass media), i lettori trarrebbero immensi benefici da un po’ di conoscenza dei principi della logica.
La questione principale è che la logica si occupa della scienza pratica del ragionamento (verità e validità degli argomenti) ma gli attuali processi mentali che noi utilizziamo nel ragionamento risiedono nell’area della psicologia (non della scienza), spesso non sono validi e portano a conclusioni che non sono vere. E’ quest’ultima che i propagandisti mediatici utilizzano per violentare la prima: sfruttano i nostri processi di ragionamento psicologico per portarci a false conclusioni, mascherando le loro tattiche in modo che rimaniamo inconsapevoli dell’inganno. Gran parte di queste tattiche sono sorprendentemente semplici.
Una di queste è quella di associare un argomento ad una persona famosa o ad un principio che ha una corrispondenza religiosa o politica. Una dichiarazione tipo “ogni americano patriottico sarà d’accordo su…” è spesso sufficiente per portarci ad una conclusione sbagliata, nonostante il nostro intuito ci dica che c’è qualcosa che non va. Un’altra tattica utilizzata molto spesso è quella di attaccare il personaggio, o l’autorevolezza dell’autore, o anche il tono di come scrive, senza in realtà affrontare l’essenza della questione, ma di fatto evitando precisamente di affrontare la questione. Se riesco a mettere in discussione il tuo personaggio, molti lettori non terranno in considerazione ciò che dici.
Ed è sorprendente come spesso, semplicemente affermando il contrario senza alcuna prova a sostegno, sia sufficiente per deviare il nostro ragionamento dalla verità: “ha esposto la teoria, ora smentita, che…”, senza alcuna prova che la teoria sia stata di fatto smentita, né da chi, né su quali basi.
Mi concentrerò ora, facendo degli esempi, su due tattiche fondamentali nella falsa logica della propaganda dei media. La prima è quella sorprendentemente semplice di associare una bugia alla verità. I nostri processi di ragionamento psicologici riconoscono prima un’affermazione come vera, poi accettano automaticamente una bugia associata come se fosse vera anch’essa. La seconda è l’uso delle affermazioni che sembrano almeno plausibili ma che poi vengono seguite da un vuoto di informazione, costringendoci ad accettare o a rifiutare completamente l’affermazione senza però darci le basi con cui farlo. Quasi inevitabilmente gli ignari lettori accetteranno come vere tali affermazioni non dimostrate, nonostante la totale mancanza di prove.
La maggior parte dell’informazione che ci viene presentata sotto forma di ciò che chiamiamo “la narrativa ufficiale” di così tanti eventi geopolitici, è quasi puerile per come viene presentata, eppure è fatta in maniera così intelligente dagli esperti di propaganda che ne scaturiscono poche critiche manifeste, e il pubblico sembra accettare le storie nonostante i grandissimi e lampanti difetti. Questa è la ragione per cui gli articoli dei media non contengono nessun, o quasi, dettaglio: se non viene fornita alcuna informazione, non c’è nulla che si può contestare o attaccare; senza dichiarazioni non sorge alcuna resistenza.
Abbiamo, quindi, delle affermazioni che si riferiscono alla “crescente militarizzazione da parte della Cina dei Mari Cinesi Meridionali” ma senza alcuna informazione, alcun dato, alcuna documentazione al di fuori di questa vuota dichiarazione. Ai lettori rimane la scelta se accettare o respingere la dichiarazione stessa ma, fatti salvi i lettori informati, senza gli elementi fondamentali per scegliere a causa della totale mancanza di informazione. E, tradizionalmente, se il pubblico trova questa affermazione in cinque o sei diversi fonti di informazione, tenderà ad accettarla come vera, nonostante l’assenza completa di prove. Ancora peggio, è stato più volte dimostrato che le grandi bugie vengono accettate più facilmente di quelle piccole. Questa è l’eredità lasciata da Freud, Bernays e Lippman, cioè la facilità di “tirare i fili che controllano la pubblica opinione”, purché si controlli il microfono.
Di solito, la “narrazione ufficiale” contiene una semplice affermazione vera o almeno appena plausibile, che tendiamo ad accettare intuitivamente come vera. Come ho osservato, una delle tattiche più intelligenti nella propaganda è di abbinare una bugia ad una verità. I lettori o spettatori superficiali o distratti non riusciranno a notare quasi mai l’impressionante mancanza di logica e la discontinuità del ragionamento nell’informazione che stanno accettando come vera.
Guardate questo esempio tratto dalla CNN:
“L’ambizione della Cina è di rendere la ferrovia ad alta velocità la modalità preferita per i viaggi interni di lunga distanza ma [la Cina lo sta in realtà facendo perché] le ferrovie ad alta velocità sono il simbolo del potere economico del paese… della crescente prosperità… [e] dell’influenza politica” (1). In altre parole, la Cina sta costruendo la sua rete di treni ad alta velocità per a) mettersi in mostra e b) per guadagnare influenza politica su altre nazioni. Una bugia combinata a una verità. La prima affermazione è vera (la Cina sta rendendo il treno ad alta velocità la modalità preferita per viaggiare) ma le affermazioni aggiunte sono spazzatura, affermazioni offensive presentate senza uno straccio di prova a sostegno. Ma nella logica mentale di un lettore non istruito, anche la bugia collegata alla verità viene generalmente accettata, senza riserve, come vera.
Qui c’è un altro estratto dalla CNN, con affermazioni ancora più sorprendenti:
“Uno studio del Pew Research di fine 2020 ha rilevato che in ciascuno dei 14 paesi di Europa, Nord America e Asia orientale in cui è stato effettuato il sondaggio, la maggioranza ha una opinione negativa della Cina. Ma le opinioni sulla Cina stavano peggiorando anche prima della pandemia…. e [questo è iniziato] nel 2019 quando i più alti diplomatici [cinesi] hanno cominciato a denunciare in modo aggressivo i presunti insulti alla Cina durante le conferenze stampa o sui social media” (2). Vedete che cosa è successo? I media di proprietà ebraica e (principalmente) i giornalisti ebrei si sono accaniti contro la Cina per tutto il 2020, e il Pew ha allegramente osservato che tutti i paesi del sondaggio avevano una opinione negativa della Cina. La ragione, però, di questa opinione negativa non era dovuta agli attacchi incessanti fatti alla Cina sui media pubblici ma, invece, ai diplomatici cinesi che “denunciavano in modo aggressivo” queste false dichiarazioni e gli insulti. Una bugia abbinata ad una verità. La prima dichiarazione dei sondaggi è indubbiamente vera ma la dichiarazione collegata è ovviamente una fesseria: eppure, di solito i lettori accettano come vero l’intero paragrafo. Quindi, la ragione per cui io non piaccio alle persone non è perché tu pubblichi delle bugie sul mio conto ma perché io protesto contro le bugie che tu dici.
I due esempi, scelti tra le migliaia di simili che ho nei miei file, sono semplicemente letteratura dell’odio, che prepara il pubblico ad accettare una dura azione politica o militare basata sulla “morte dai mille tagli”. Ma c’è un’altra categoria potenzialmente molto più grave, quella cioè della copertura dei crimini commessi dalla nostra Congrega Internazionale di Banditi. Le tattiche della propaganda e la devastazione della logica sono molto simili, così come l’ingenua credulità dei lettori. In questi casi, abbiamo anche a) una frase semplice che sembra intuitivamente plausibile, b) una completa mancanza di informazione e dettagli, e c) una ridicola conclusione presentata apertamente o almeno insinuata, ma totalmente priva di basi. Cioè, per dirla diversamente, una bugia abbinata ad una verità.
Di seguito, ho raccolto alcuni tipici esempi esemplificativi e mi sono sorpreso vedendoli tutti riferiti ad attacchi biologici. Ciascuno di essi è un sorprendente esempio di una “narrazione ufficiale” che non può essere vera, ma che è fatta in maniera così intelligente che nessun evento ha sollevato alcun dubbio nel vasto pubblico dei mass media. Quasi sicuramente ciascuno di essi è un esempio di gravi crimini perpetrati dalla Congrega Internazionale di Banditi e che sono stati nascosti dai loro amici dell’informazione, ma nessuno sembra essersene accorto. Questo è il potere della propaganda intelligente. Da qui, il sottotitolo di questo saggio: tutto quello di cui avete bisogno è pensare. Esaminiamoli uno a uno.
L’afta epizootica nel Regno Unito
Nella parte 1 di questa mia serie di articoli, ho accennato alle due epidemie di afta epizootica che hanno portato all’abbattimento di milioni di capi di bestiame e alla bancarotta della maggior parte dei piccoli allevatori. Ne ho parlato in maniera dettagliata in un articolo precedente (3) che vi suggerisco di leggere. La narrazione ufficiale disse che degli “attivisti per i diritti degli animali” erano entrati nei laboratori biologici di Pirbright e Porton Down, avevano rubato “alcune fiale” dell’agente patogeno (notate la contestualizzazione) e lo avevano sparso in tutto il paese. Questa è la nostra semplice affermazione che sembra intuitivamente plausibile, ma che viene presentata senza alcuna informazione o dettaglio. La “verità” era lo scoppio della malattia, la bugia collegata riguardava i responsabili.
Comunque, sia Pirbright che Porton Down sono laboratori militari di armi biologiche di livello 4, sorvegliati 24 ore su 24. Nessun “attivista”, animalista o altro sarebbe riuscito a penetrare all’interno di una tale struttura senza essere ucciso. Secondo, una “fiala” è una piccola bottiglia di vetro che contiene forse 10 ml di fluido, qualcosa che puoi facilmente mettere in tasca. Ma il mortale agente patogeno è stato diffuso in tutta l’intera nazione e ha infettato molti milioni di capi di bestiame, il che avrebbe richiesto diverse centinaia di litri dell’agente patogeno. Non puoi farlo con una “fiala” e non la puoi trasportare in bicicletta. Abbiamo, quindi, i nostri attivisti per i diritti degli animali che si avvicinano ad un ambiente proibito, off-limits e a rischio di morte, che arrivano con un camion da 5 tonnellate, lo caricano con diversi metri cubi di agente patogeno mortale e vanno via, non solo indisturbati ma evidentemente anche inosservati. Inoltre, ci sarebbero dovuti essere migliaia di attivisti per coprire tutta l’Inghilterra e infettare milioni di animali di praticamente ogni piccola fattoria del paese. E, ancora, devono aver indossato il mantello invisibile di Henry Potter perché hanno fatto tutto questo senza essere né visti né scoperti. Perché questa storia ha senso per voi? E finora non abbiamo chiesto i fatti: stiamo semplicemente usando la logica.
La storia avrebbe più senso se i media vi avessero detto che tre mesi prima di questa epidemia i dipartimenti del governo britannico stavano cercando tutte le fonti di legname che poteva essere bruciato per cremare gli animali malati? Non era nemmeno un gran segreto. La storia avrebbe più senso se i media vi avessero detto che, secondo i documenti trapelati dall’Agenzia Canadese per il Controllo degli Alimenti, il governo del Regno Unito aveva fatto una “simulazione” esattamente di questo evento solo pochi mesi prima? Molto simile all’Evento 201 prima dell’epidemia di Covid-19, se vi piacciono le coincidenze. La storia avrebbe più senso, inoltre, se veniste a sapere che una o due aziende dell’industria agroalimentare sono comparse improvvisamente all’indomani per prendere il controllo di più o meno l’intera fornitura di carne bovina del Regno Unito?
Gli “speculatori sul maiale” cinesi
Nel 2019 e nel 2020 la Cina è stata colpita da un’ondata su scala nazionale di influenza suina mortale, che ha richiesto l’abbattimento di diverse centinaia di milioni di maiali, la principale fonte di carne cinese. L’agente patogeno è stato distribuito con dei piccoli droni che hanno sorvolato migliaia di allevamenti e hanno spruzzato un qualcosa. L’epidemia era la verità, la bugia associata era di nuovo collegata ai responsabili. Tutti i media occidentale, inclusa Hong Kong nella fattispecie, hanno riempito le loro pagine dicendo che i colpevoli era “gli speculatori sui maiali”. Mettiamo momentaneamente da parte i fatti e proviamo ad applicare un po’ di logica.
Primo, molti laboratori di tanti paesi fanno ricerca su questi agenti patogeni, ma le quantità necessarie per la ricerca sono tipicamente pari ad una tazza. Il volume di agente patogeno necessario per infettare e/o uccidere 300 milioni di maiali dovrebbe essere pari ad almeno decine di migliaia di litri. Dove potrebbero trovare un tale quantitativo di agente patogeno mortale i nostri “speculatori sui maiali”? Nel più vicino store 7-Eleven? Da Wal-Mart? L’unica fonte di qualsiasi agente patogeno in quelle quantità può essere un laboratorio militare di armi biologiche, dove è stato creato per essere utilizzato. Non c’è alcuna logica che la Cina abbia laboratori di questo tipo ma assumiamo, per il momento, che li abbia. Come avrebbero fatto ad accedervi gli speculatori sui maiali? Che cosa pensate sarebbe successo se voi e io andassimo in una tale struttura militare e dicessimo “buongiorno, vorremmo acquistare 5.000 litri di antrace, per favore”. Esattamente. E se i Cinesi avessero una tale struttura, sarebbe improbabile che vorrebbero rifornire le persone che desiderano uccidere gran parte o tutta la fornitura di carne del proprio paese.
Per essere più precisi, potrebbe forse l’OMS accedere in ogni paese a queste strutture e agli agenti patogeni in esse contenute? Solo le agenzie di quel governo. Nessun altro. La logica ci permette di scartare la possibilità che l’agente patogeno provenga da una struttura cinese, quindi quale potrebbe essere l’origine? Non abbiamo una pistola fumante, ma la Cina e la Russia sono circondate da 400 laboratori militari americani di armi biologiche. Non c’è alcun’altra fonte plausibile e nessun altro paese con un motivo plausibile o con un’ampia esperienza in quest’ambito, il che significa che l’epidemia di influenza suina in Cina è stata piuttosto o molto probabilmente un attacco americano con armi biologiche. E l’alluvione mediatica sugli “speculatori sui maiali” è stata propaganda, con l’obiettivo di prevenire il pensiero razionale dei lettori. La bugia abbinata alla verità per proteggere i colpevoli (la Congrega Internazionale di Banditi) e dare la colpa alla vittima.
Diamo uno sguardo alla SARS
Non sappiamo come la SARS sia stata creata e diffusa, ma sappiamo bene che la narrazione ufficiale presente sui media occidentali era una bugia dall’inizio alla fine. E se i media diffondono una bugia, sappiamo che stanno coprendo i responsabili. Perché lo farebbero altrimenti? Ho trattato approfonditamente questo tema in un mio precedente articolo che potrebbe interessarvi (4). Prendiamo una sola parte dell’epidemia di SARS, “l’evento di super-diffusione” presso il complesso residenziale di Amoy Gardens con edifici da 30/40 piani, in cui abitano quasi 20.000 persone che hanno vissuto l’esperienza di una epidemia di massa e sono state costrette all’evacuazione. I virologi erano unanimi nel definirlo come “l’evento più impressionante” di tutta la crisi SARS.
L’alluvione di notizie della narrazione ufficiale (dei media occidentali) ci ha detto che il virus si è diffuso a causa del difettoso sistema fognario o di drenaggio del complesso di edifici; Wikipedia aggiunge poeticamente che il virus “è stato trasportato da una leggera brezza marina” dai tubi di scarico delle toilette alle trombe delle scale e da lì a tutti gli appartamenti. Qui non abbiamo bisogno di fatti, dobbiamo solo usare la testa.
Quale sarebbe l’origine dell’enorme quantità di agenti patogeni della SARS necessaria per infettare tutti quegli edifici? Come si muoverebbe e perché sceglierebbe di concentrarsi in tale quantità solo in quel posto? E come potrebbe farlo? I virus della SARS formano degli stormi? Con quali mezzi, innanzitutto, potrebbe entrare nei sistemi fognari una così enorme quantità di questo coronavirus? Le fogne sono tutte interrate, non c’è punto di ingresso. Come una “leggera brezza marina” o altro potrebbe verosimilmente entrare nel sistema fognario di un enorme complesso di appartamenti? C’è un buco nel muro esterno da cui spuntano tutte le tubature dei bagni? E poi, per soffiare aria e agenti patogeni da una fogna sotterranea e infettare tutti gli appartamenti fin su al quarantesimo piano in 10 edifici, ci vorrebbe più di una leggera brezza, molto probabilmente ci vorrebbe un uragano.
Non sono un idraulico ma un “difettoso sistema fognario” in grattacieli di lusso non sembra possedere i dichiarati requisiti per distribuire in tutti gli appartamenti dei letali agenti patogeni. In ogni caso, al di là dell’iniziale (e non provata) affermazione, non ci sono rapporti precedenti né successivi all’epidemia che suggeriscano che sia mai esistito alcun difetto idraulico. Ancora una volta, la storia suona plausibile ad un lettore superficiale, fino a quando non ci fermiamo a pensare alla logistica pratica. Dopo tutto, le fognature e gli scarichi sono senza dubbio dei posti sporchi, un paradiso per i germi di tutti i tipi, ma quei germi sono lì perché ce li mettiamo ogni volta che smaltiamo i rifiuti. Non entrano in un edificio per cercare di propria iniziativa i tubi di scarico e poi non corrono in giro autonomamente come dei topi in cerca di un posto dove nascondersi, pronti a tendere un agguato appena si avvicina una vittima; né si diffondono in tutto un edificio ed entrano intenzionalmente in ogni casa. In entrambi casi, sarebbe necessaria una intelligenza. E un secchio grande.
La vostra comprensione sarebbe stata agevolata se i media vi avessero informato dell’immediata conclusione dei virologi russi secondo cui il virus della SARS ha “sicuramente” avuto origini in un laboratorio? E’ stato interessante notare che la SARS è comparsa prima nella provincia di Guangdong, e il destino ha portato le persone infette a viaggiare ad Hong Kong, dove il virus si è diffuso. I funzionari sanitari della Cina continentale l’hanno subito soffocata, mentre Hong Kong se l’è beccata, quindi la SARS è stata statisticamente una epidemia di Hong Kong piuttosto che della Cina continentale. Il che suona quasi come un tentativo fallito.
Diamo uno sguardo alla MERS
Alla fine del 2012, il mondo ha sperimentato l’inizio di una nuova mini-epidemia di una variante coronavirus, chiamata MERS perché si pensava avesse avuto origine in Medio Oriente, che ha contagiato un piccolo numero di persone in Arabia Saudita, Giordania e Qatar. La colpa del virus è stata attribuita ai cammelli che, dopo millenni di convivenza amichevole con l’uomo, hanno improvvisamente deciso di condividere con gli umani la loro virologia. Ho trattato l’argomento in dettaglio in un mio articolo precedente che vi suggerisco di leggere (5).
L’epidemia in Corea è stata la manifestazione più consistente della MERS al di fuori del Medio Oriente, colpendo quel paese con un danno economico di miliardi. Secondo la narrativa ufficiale dei media occidentali, le infezioni in Corea del Sud erano, a quanto sembra, da attribuire ad un (non identificato e quasi certamente fittizio) “uomo d’affari” che aveva sviluppato la MERS dopo un viaggio in Medio Oriente. Abbiamo le nostre (quasi plausibili) affermazioni seguite da conclusioni con zero dettagli, di fatto una verità seguita da una bugia.
Un elemento omesso dai media è stata la massiccia epidemia di MERS presso la base aerea americana di Osan in Corea, che era opportunamente molto vicina alla casa del probabilmente immaginario “uomo d’affari contagiato”. La base aerea di Osan è la sede dell’americano JUPITR ATD, un programma militare biologico che gestisce il suo altro laboratorio a Fort Detrick in Maryland, oltre a essere la sede di uno dei laboratori militari americani che producono armi biologiche e di un riservatissimo bio-laboratorio dell’OMS gestito dall’esercito statunitense. La teoria che più si adatta ai fatti è che l’epidemia di MERS possa esser stata causata da un incidente di laboratorio del progetto di guerra biologica JUPITR, e il nostro “uomo d’affari contagiato” può di fatto aver portato l’agente patogeno nella direzione opposta.
E’ interessante notare che c’è stata una scarsa copertura mediatica all’epidemia di MERS in Corea del Sud, di sicuro se la paragoniamo a quella della SARS che ci ha sottoposto ad un aggressivo attacco anti-cinese 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per grand parte dell’anno.
Diamo uno sguardo al virus ZIKA
Un irrilevante piccolo virus, così debole che gran parte delle persone non sanno neanche di averlo, che non ha mai fatto male a nessuno. Il virus ZIKA si diffonde solo tramite le zanzare, e non è mai andato da nessuna parte in tutta la sua vita, rimanendo sequestrato in una foresta dell’Uganda, dove è stato scoperto. Ma poi un giorno il virus ZIKA ha sviluppato una di voglia di viaggiare virale, e ha percorso circa 12.000 chilometri; ha attraversato l’Oceano Pacifico, gli Stati Uniti e il Messico, tutta l’America Centrale e i Caraibi, e infine ha attraversato tutto il Sud America per atterrare sulla costa atlantica di Rio e San Paolo; da lì, si è quasi immediatamente diffuso in tutte le direzioni con un raggio di 4.000 o 5.000 chilometri, coprendo gran parte del Brasile, e poi si è diffuso in tutto il Sud e Centro America e i Caraibi, inondando più di 20 paesi in pochi giorni e viaggiando fino al Messico e Puerto Rico.
Come è successo? Bene, secondo la massiccia inondazione dei media occidentali, il virus ZIKA è stato portato in Brasile da un viaggiatore contagiato che veniva dalla Micronesia, arrivato per assistere alla Coppa del Mondo. La bugia plausibile associata alla verità. E, di nuovo, non abbiamo bisogno di fatti ma dobbiamo solo usare la testa. Il virus ZIKA non è una malattia contagiosa, si diffonde solo quando si viene punti da una zanzara infetta. Se il (fittizio) viaggiatore fosse stato davvero malato, quanti milioni di zanzare avrebbero dovuto pungere questo sfortunato Micronesiano per diventare infette e quindi infettare milioni di persone in tutta l’America Latina in un tempo molto ridotto? Per causare una epidemia così rapida servirebbero centinaia di milioni di zanzare infette. Oltremodo, come potrebbero delle zanzare infette attraversare tutto il Sud America? Possono le zanzare volare sopra le Ande? Come potrebbero viaggiare per 10.000 o più chilometri per inondare 20 paesi in pochi mesi? Come hanno viaggiato per 12.000 chilometri per arrivare in primo luogo in Brasile? Lo sapete che la storia ufficiale non può essere vera.
Al virus ZIKA è stata data un’enorme copertura in prima serata dai media occidentali, colma di foto di tombe, lapidi, vasi pieni di fiori secchi. Perché? Il numero delle persone che hanno sperimentato anche una leggera forma di virus ZIKA era pericolosamente vicino allo zero e nessuno è mai morto. Che cosa stava succedendo?
Due cose. La prima, un qualcosa che è stato pesantemente censurato dai media occidentali: un’azienda britannica di nome Oxitec aveva condotto per molti anni degli “esperimenti su zanzare transgeniche” in tutta l’America Latina, fingendo di far accoppiare le loro zanzare con la varietà locale per generare prole sterile e liberando centinaia di milioni di zanzare in tutti i paesi. E’ stato allora che si è verificata l’epidemia del virus ZIKA.
La seconda cosa è stata che al virus ZIKA è stata attribuita la storia dei danni al cervello ai bambini, storia completamente priva di fondamento medico e logico, ma comunque diffusa. Sulla scia di questa storia e inframmezzata ad essa, c’è stato l’improvviso risveglio o resurrezione delle letteralmente centinaia di ONG americane e finanziate dagli Stati Uniti, tutte che facevano una forte campagna, con massiccio sostegno da parte dei media, affinché l’intera America Latina non applicasse le leggi contro l’aborto per il bene di tutte quelle madri con il virus ZIKA che avrebbero messo al mondo dei bambini con il “cervello seriamente danneggiato”.
E questa è tutta la storia. Le ONG a favore dell’aborto sono soprattutto ebraiche, come lo sono i media e come lo è la Oxitec con i suoi finanziamenti e le sue relazioni che includono ovviamente il gruppo dei soliti sospetti. L’unica conclusione che corrisponde a tutti i fatti noti è che il virus ZIKA è stato diffuso deliberatamente, utilizzando delle zanzare pre-infettate, come parte del piano per eliminare le leggi anti-aborto in America Latina, uniche ad opporre resistenza. Ho fatto ricerche approfondite in merito e ne ho parlato in un mio precedente articolo che potrebbe essere di vostro interesse (6).
Il Covid 19 a Pechino
A fine maggio 2020 erano circa 60 giorni che Pechino risultava senza virus. Ricordo di aver avuto una spiacevole sensazione che questa non sarebbe stata la fine, e le mie paure sono risultate giustificate quando a Pechino c’è stato un nuovo focolaio al mercato di Xinfadi (7). I media ci hanno subito inondati con una piccola dose di propaganda dicendoci che Pechino stava vivendo la sua “seconda ondata”, una caratteristica del Covid 19 che è stata pesantemente diffusa dai media nonostante il fatto lampante che NESSUNA epidemia nella storia si è mai manifestata in due o tre o quattro “ondate” naturali. Ci hanno anche ripetutamente detto che “gli umidi mercati cinesi” erano un terreno fertile per gli agenti patogeni, e che quest’ultima epidemia “dimostrava come il virus possa ancora tornare quando le restrizioni vengono allentate” (8).
I media occidentali si sono silenziati piuttosto rapidamente all’annuncio di un’indagine approfondita su “una scoperta rivoluzionaria in merito alla tracciabilità del virus”, e cioè che il ceppo del nuovo virus di Pechino era lo stesso di quello presente in gran parte dell’Europa, che questo tipo non era mai stato rilevato in Cina, ed era chiaramente importato. Il dottor Daniel Lucey ha confermato una inchiesta della Reuters sulla sequenza genetica secondo cui “il virus proviene da un altro continente” e che quindi è stato evidentemente importato (9). Era anche molto più contagioso (e più mortale) delle varianti precedenti.
I media hanno sottolineato che il mercato di Xinfadi è il più grande mercato di alimenti freschi di tutta l’Asia, con una superficie di più di un chilometro quadrato pari a circa 160 campi da calcio, con molte migliaia di negozi. Ma non ci hanno detto che praticamente tutto il mercato era “gravemente contaminato” mentre non è stata toccata l’area circostante. E’ ovvio che la contaminazione è arrivata nel mercato (e solo nel mercato) e che aveva un’origine esterna alla Cina, sicuramente non correlata a pipistrelli o ad altri “animali selvatici”.
La contestualizzazione e la tattica di propaganda sono istruttivi: siamo già condizionati ad accettare le “seconde ondate” nonostante siano delle finzioni mediatiche, e siamo anche pre-condizionati ad accettare che questi mercati siano antigienici, anche quando non lo sono. Ma, con le bugie associate ad una verità e senza dare alcun dettaglio, i nostri processi mentali accettano come vere le conclusioni volute dai media.
La mancanza di logica, comunque, è lampante. Come può una variante di un virus così diversa viaggiare da un continente a Pechino senza lasciare contagi lungo il suo percorso? E questo virus viaggiava insieme a degli amici se ha potuto contagiare 160 campi da calcio in un paio di giorni. I focolai dei virus cominciano sempre su scala molto ridotta e poi si ingrandiscono, quale quindi sarebbe l’origine di una così grande quantità di agenti patogeni presenti in un solo posto e in un sol momento? E perché ha attraversato mezza Cina, scegliendo di atterrare e contagiare solo quel posto di Pechino, il più grande mercato di tutta l’Asia con centinaia di migliaia di visitatori al giorno, risparmiando ogni altra vittima possibile? Questo richiederebbe una certa intelligenza. E un secchio grande. Per impedire tali conclusioni, i media occidentali hanno posto un embargo dell’informazione su questo argomento immediatamente dopo la divulgazione dei fatti. Siamo rimasti con la spiacevole sensazione che i media dell’informazione occidentale stessero facendo propaganda con l’intenzione di coprire i loro amici della Congrega Internazionale di Banditi.
Il Covid 19 in Cina
Ora mi soffermerò su un solo argomento di propaganda mediatica, quello dell’origine e della diffusione del Covid 19 in Cina. All’inizio i media occidentali, a cominciare da Radio Free Asia, concordavano sul fatto che il virus fosse fuoriuscito dai laboratori dell’Università di Wuan; quando però la Cina ha contro-attaccato con Fort Detrick, la narrazione si è spostata sui pipistrelli. E’ così vero che anche i social media americani censuravano chiunque suggerisse che il virus avesse avuto origine in laboratorio. Ora abbiamo fatto una virata di 180°, con nuovamente sul tavolo l’origine in laboratorio, e Facebook che ospita con entusiasmo i post su Wuhan (ma non su Fort Detrick). Ora è presumibilmente vietato dare la colpa ai pipistrelli.
Questo nuovo “esame” è stato principalmente suggerito da Nicholas Wade, un ex scrittore scientifico del New York Times, che ha svolto un’indagine approfondita che prova che il caso della fuoriuscita dal laboratorio è scientificamente consistente sebbene, come molti altri, lui si sia concentrato solo su una fuoriuscita da Wuhan ma non da Fort Detrick, cosa che sarebbe più plausibile per molte ragioni.
In termine di propaganda mediatica, il processo è simile: una bugia associata ad una verità. Nonostante tutti i tentativi precedenti e una gran quantità di rumore mediatico, non è mai stato presentato uno straccio di prova per documentare la possibilità che il virus sia fuoriuscito dal laboratorio di Wuhan. Ma ora ci forniscono un nuovo elemento: gli Stati Uniti hanno un enorme quantità di “informazioni di intelligence” che, a quanto pare, non sono state esaminate, ma che ora saranno seriamente valutate come prova e testimonianza della “colpevolezza” della Cina.
Di nuovo: tutto quello che dobbiamo fare è pensare. Per 18 mesi gli Stati Uniti hanno compiuto sforzi intensi e continui, attraverso i media, per dare la colpa dell’epidemia alla Cina. E’ realmente possibile che durante tutto questo frenetico processo la CIA e il Dipartimento di Stato siano stati seduti su una “miniera d’oro” di informazioni di intelligence che provano la colpevolezza della Cina, e in un qualche modo non si siano preoccupati di controllare? Tale congettura è completamente priva di logica. La congettura più ragionevole è che sia stato esaminato tutto da ogni punto di vista possibile, e la logica suggerirebbe che quest’ultimo piano di Biden non produrrà altro che maggiore rumore mediatico. La migliore difesa è l’attacco.
Per gettare un po’ di benzina sul fuoco, il Dipartimento di Stato americano afferma – senza alcuna prova – che “diversi scienziati” di Wuhan sono stati ricoverati in ospedale all’inizio dell’epidemia con “ciò che sembravano essere” sintomi di Covid 19, come se le avessero saputo. Ma questo “quasi prova” che dopo tutto è stata colpa della Cina. Le autorità cinesi hanno fermamente dichiarato che la suddetta affermazione non è vera, che nessuno del laboratorio di Wuhan si è ammalato o è stato ricoverato, ma i media occidentali lo hanno ignorato o considerato propaganda comunista. In questo caso, una bugia aggiunta ad un’altra bugia.
Peccherei di negligenza se non menzionassi il più grande salto logico in assoluto della narrativa mediatica occidentale su questo evento: una fuga accidentale di un agente patogeno sarebbe accaduto in uno dei maggiori snodi di trasporto cinese con letteralmente decine di milioni di viaggiatori in partenza o in transito alla vigilia degli spostamenti annuali in Cina (il più grande al mondo), quando forse 600 milioni di persone tornavano a casa per il Capodanno cinese. Se io fossi un agente patogeno che vuole scappare dal suo confinamento, non potrei fare di meglio. Utilizzare quel luogo in quel momento avrebbe in pratica assicurato un’epidemia immediata su scala nazionale di proporzioni bibliche, con una diffusione in tutto il paese che avrebbe potenzialmente riportato l’economia cinese indietro di 30 anni in un colpo solo. Il che avrebbe quasi richiesto azioni da intelligence. E un secchio grande.
Questa storia non è ancora arrivata al suo capitolo finale.
I 6 bio-attacchi alla Cina
Non è stato riportato in Occidente, ma la Cina ha subìto un totale di 6 attacchi biologici in due anni, di cui fanno parte l’influenza suina e il Covid 19. Ci sono stati vari focolai di aviaria, alcuni di agenti patogeni ad alta mortalità e nessuno di questi aveva una chiara origine naturale. La domanda è: perché la Cina? La narrazione dei media occidentali parla di mancanza di organizzazione sanitaria, ma la verità è che la maggior parte dei paesi asiatici è ben al di sotto del livello sanitario cinese, e l’India ne è forse il peggior esempio. La logica ci spinge a chiederci perché l’India non ha dozzine di focolai da agenti patogeni, e perché tutte queste epidemie si sono verificate solo in Cina. E, ovviamente, la logica ci porta anche a chiedere chi possieda i 400 laboratori di armi biologiche che circondano la Cina e la Russia.
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Gli scritti di Larry Romanoff [in inglese] sono stati tradotti in più di 32 lingue e i suoi articoli sono stati pubblicati su oltre 150 siti web di informazione e politica in lingua straniera di più di 30 paesi, oltre a più di 100 piattaforme in lingua inglese. Larry Romanoff è un consulente aziendale e uomo d’affari in pensione. Ha ricoperto posizioni dirigenziali di alto livello in aziende internazionali di consulenza e ha gestito un’attività di import-export internazionale. È stato professore ospite presso l’Università Fudan di Shanghai, in cui ha presentato dei casi di studio in Affari Internazionali a classi di EMBA di livello superiore. Romanoff vive a Shanghai e attualmente sta scrivendo una serie di dieci libri per lo più legati alla Cina e all’Occidente. E’ uno degli autori della nuova antologia di Cynthia McKinney “When China sneezes” [“Quando la Cina starnutisce”], capitolo 2 “Dealing with Demons” [in inglese, “Affrontare i demoni”].
Il suo archivio completo può essere consultato su https://www.moonofshanghai.com/ e https://www.bluemoonofshanghai.com/
Può essere contattato a: 2186604556@qq.com
Note [tutti i link sono in inglese]
- https://edition.cnn.com/2021/06/02/china/xi-jinping-beijing-diplomacy-wolf-warriors-intl-mic-hnk/index.html
- https://www.moonofshanghai.com/2020/06/larry-romanoff-uk-foot-and-mouth.html
- https://www.moonofshanghai.com/2021/01/sp-larry-romanoff-sars-november-16-2020.html
- https://www.bluemoonofshanghai.com/politics/mers-november-18-2020/
- https://www.moonofshanghai.com/2020/06/larry-romanoff-zika-june-12-2020.html
- https://www.moonofshanghai.com/2020/06/covid-19-china-reseeded-with-covid-20.html
- https://news.yahoo.com/beijing-closes-market-locks-down-113540088.html
- https://sciencespeaksblog.org/2020/06/14/covid-19-in-beijing-a-new-outbreak-linked-with-large-market-xinfadi/
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Articolo di Larry Romanoff pubblicato su The Saker il 21 maggio 2021
Traduzione in italiano a cura di Elvia Politi per Saker Italia.
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